Non mi capitava da tempo di legarmi così forte ad una storia narrata. Angeletti del Corriere dà un'indicazione perfetta nel descriverlo come "nostre autobiografie emotive". Una sorta di reality a cui non puoi sottrarti tanto ti senti calato nella storia, nella parte di Betta e poi di corsa, d'istinto in quella di Giulio. Ritornando a riflettere sui due personaggi che con coraggio crescono. Cambiano e cominciano ad impadronirsi, ognuno di sè stesso nella difficoltà e nell'intensità dei sentimenti. Ad un tratto mi son sentita cambiata, più vecchia e matura. Un legame che, anche se ci appartiene, mostra l'autenticità degli affetti e dei rancori. Una storia nuova e antica. Ma quel che fa la differenza è la partecipazione emotiva dell' io narrante che saltella nel corpo prima di uno e poi dell'altro personaggio. Di colpo, poi, Betta scompare e sei violentemente coinvolto nell' indagare sulla sua scomparsa. Ci si squaderna davanti agli occhi una storia contrastata dall'amore-odio e dai risvolti psichici dei due personaggi. Giulio diventa uomo. In quella parte del libro dove la perdita e la comparsa del dolore arricchiscono e offrono qualcosa in più al personaggio, ho percepito una grande forza emotiva costruita anche sull'educazione di un figlio, per di più adolescente. Un quadro perfetto di circostanze fatali messe a punto dallo sguardo mobile e attento dell'autore che non rinuncia all'ironia e alla magia nel cogliere la diversità in una scelta di vita: l'islam. La mia simpatia per Giulio si è consolidata nel tempo. L'ho trovato romantico, affascinante e intelligente. Betta è una figura da rileggere con l'emozione di scoprirvi un duplice scontro: compie le sue scelte con fatica, in quanto donna e madre, stereotipo occidentale, ma tali scelte appartengono alla contemporaneità, l'incontro con il diverso, il confronto e la convivenza . Il romanzo per come l'ho vissuto si è concluso la prima volta a Padova il 4 aprile alla pag 345. Poi di nuovo altre emozioni, ma nel finale non credo di porre fine a questa storia. Mi piace pensarlo nella sua evoluzione e nella sua ricerca della verità e della conoscenza di noi stessi. Questo è un grande inizio. Aspetto un'altro tuo libro. |