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| | | | | | Lunedì 28 Gennaio 2019 Domenica 27 gennaio presso l’Hotel San Gallo Palace a Perugia è stato presentato in anteprima nazionale il romanzo di Giancarlo Trapanese, caporedattore RAI Umbria e affermato scrittore. Ad accompagnarlo in questo evento, oltre ad amici giornalisti di fama anche il grande violista Marco Santini e l’eccellente chitarrista Antonio Del sordo.
L’evento si è svolto con estrema fluidità e armonia, con intervalli musicali di livello e rappresentazioni di dialoghi del libro recitate da Giampiero Piantandosi e Ettore Budano, attori marchigiani. Sono inoltre intervenuti il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il procuratore generale presso la Corte di Appello di Perugia Fausto Cardella, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi, il deputato Emanuele Prisco, il consigliere regionale Andrea Liberati e tanti altri. L’affetto e la stima dimostrata al caporedattore RAI Giancarlo Trapanese attesta quanto sia amato e rispettato dai suoi colleghi e dalle istituzioni tutte. A moderare il giornalista e amico Andrea Carloni, lo scrittore e giornalista Alvaro Fiorucci, il giornalista esperto in economia Giuseppe Castellini.
Il libro “Obsolescente”, è raccontato con mirabile maestria, appoggiato in una decisa struttura narrativa che rivela la qualità del romanzo, denso di avventure e colpi di scena ma anche di atmosfere intimistiche e temi pirandelliani. Protagonista l’ingegnere Riccardo Inna, uomo retto e di grande onestà intellettuale che riuscirà, attraverso le avventure narrate nel romanzo a recuperare rapporti familiari e personali. Un bel libro, da leggere con entusiasmo sapendo che alla fine troveremo un po’ di noi stessi tra le pieghe dell’anima di Riccardo Inna. | Link recensione: Visita il link |
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| | | | | | È stata un successo la presentazione, in anteprima nazionale a Perugia, del romanzo “Obsolescente” del giornalista-scrittore Giancarlo Trapanese, che tocca così la sua decima opera di successo.
Un successo per la folta partecipazione, per la qualità dei presenti, per gli interventi e per le performances artistiche. Un mix che ha reso l’evento davvero molto gradevole e di grande qualità, in un clima di calore e di interesse intorno a un ottimo romanzo, pieno di emozioni e di colpi di scena, che tocca un tema di grande attualità ed importanza, l’obsolescenza programmata dei prodotti, così da mantenere vivace il flusso dei consumi.
Nel romanzo il 75enne perugino ingegner Inna, da poco in pensione a riflettere sul senso di una vita priva di affetti e di prospettive (disastroso il suo matrimonio negli States quando era giovane), un po’ misogino e scontroso. Inna è stato forse il più grande esperto mondiale di ‘obsolescenza programmata’, quel settore informatico in sempre maggior sviluppo (anche se sotto traccia) e che governa il funzionamento di cellulari, computer e molti altri apparecchi che ‘devono’ guastarsi dopo un certo numero di anni per consentire ritmi di produzione e livelli occupazionali alti.
Una vita passare a ‘guastare’ invece che ‘costruire’, ma il destino gli propone un’ultima drammatica sfida con il suo passato e con il suo presente, sfida che cambierà, e non poco, le prospettive della sua esistenza.
Gli interventi di Alvaro Fiorucci (giornalista e autore pregiato di volumi su scottanti casi di cronaca, che diventano dei veri e propri ‘gialli’ sulla base della ricostruzione minuziosa dei fatti alla luce dei documenti di indagini e sentenze) e Giuseppe Castellini (giornalista economico) hanno colto i nodi cruciali del romanzo, sviscerandoli sotto vari aspetti e mettendo entrambi in evidenza anche la qualità letteraria del romanzo.
Suggestive e di altissimo livello le performance artistiche:
Giampiero Piantadossi ed Ettore Budano, della compagnia teatro del sorriso, quella che ha messo in scena con grande successo “Chi mi ha ucciso?” tratto dal romanzo precedente di Giancarlo Trapanese, hanno fanno vivere l’atmosfera del romanzo attraverso la lettura di alcuni dialoghi.
Antonio del Sordo, chitarrista di fama, ha incantato con due brani e nel duetto finale con il violinista Marco Santini, altro grande artista che con il suo violino ha introdotto note suggestive che hanno un tocco tutto particolare all’ambiente.
E poi la conduzione del giornalista Andrea Carloni, impeccabile e coinvolgente, che ha reso i vari passaggi della presentazione fluidi ‘legandoli’ alla perfezione.
Insomma, una presentazione degna di un romanzo molto bello, che coglie nel segno. Perché riesce, attraverso una storia avvincente e profonda, dove i personaggi sono ben delineati e colti nelle loro dinamiche psicologiche, a cogliere un aspetto del nostro tempo, appunto l’“obsolescenza programmata’. Un grande gioco (o un grande imbroglio?) che ormai fa parte dell’ingranaggio economico dei consumi.
Ma l’ingegner Riccardo Inna in quel gioco s’è anche perso e Trapanese riesce benissimo, con colpi di scena (Inna si trova coinvolto suo malgrado in un intrigo internazionale, costretto dal libanese Jabal Maalouf, esponente di una cellula terroristico-informatica, a collaborare ad un folle progetto in un misterioso laboratorio iper-tecnologico in Afghanistan) che tengono il ritmo del romanzo in un equilibrio eccellente di interiorità e di azione, a far correre per tutta la vicenda un ‘fil rouge’: per diventare ciò che ci rende veramente degli esseri umani non è mai troppo tardi.
Perugia, come detto, è stata l’anteprima nazionale. Ora il libro verrà presentato in varie località italiane, con un calendario molto fitto. Il prossimo appuntamento è per domani, domenica 3 febbraio, ad Ancona, alle ore 17,45 nella Sala convegni della Figc, in via Schiavoni.
Di Matteo Borrelli | Link recensione: Visita il link |
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| | | | | | Oggi alle 17,45 la presentazione a Perugia in anteprima nazionale. Il giornalista scrittore marchigiano, da un anno e mezzo caporedattore della sede Rai umbra, è alla sua decima opera. Una storia avvincente, che gira intorno a un ingegnere e all’obsolescenza programmata dei prodotti e che si svolge tra l’Umbria e il lontano Oriente di Matteo Borrelli
Il 75enne perugino ingegner Inna, da poco in pensione a riflettere sul senso di una vita priva di affetti e di prospettive (disastroso il suo matrimonio negli States quando era giovane), un po’ misogino e scontroso, è stato forse il più grande esperto mondiale di ‘obsolescenza programmata’, quel settore informatico in sempre maggior sviluppo (anche se sotto traccia) e che governa il funzionamento di cellulari, computer e molti altri apparecchi che ‘devono’ guastarsi dopo un certo numero di anni per consentire ritmi di produzione e livelli occupazionali alti.
Una vita passare a ‘guastare’ invece che ‘costruire’, ma il destino gli propone un’ultima drammatica sfida con il suo passato e con il suo presente, sfida che cambierà, e non poco, le prospettive della sua esistenza.
Coglie nel segno il romanzo “Obsolescente” (Italic Pequod Editore) del giornalista-scrittore Giancarlo Trapanese, che tocca così la sua decima opera. Perché riesce, attraverso una storia avvincente e profonda, dove i personaggi sono ben delineati e colti nelle loro dinamiche psicologiche, a cogliere un aspetto del nostro tempo, l’“obsolescenza programmata’, per cui un cellulare o un pc o molti altri oggetti hanno una durata limitata, così da doverli riacquistare. Un grande gioco (o un grande imbroglio?) che ormai fa parte dell’ingranaggio economico dei consumi.
Ma l’ingegner Riccardo Inna in quel gioco s’è anche perso e Trapanese riesce benissimo, con colpi di scena (Inna si trova coinvolto suo malgrado in un intrigo internazionale, costretto dal libanese Jabal Maalouf, esponente di una cellula terroristico-informatica, a collaborare ad un folle progetto in un misterioso laboratorio iper-tecnologico in Afghanistan) che tengono il ritmo del romanzo in un equilibrio eccellente di interiorità e di azione, a far correre per tutta la vicenda un ‘fil rouge’: per diventare ciò che ci rende veramente degli esseri umani nonè mai troppo tardi.
Il romanzo viene presentato in anteprima nazionale oggi (domenica 27 gennaio) alle 17,45 nella sala convegni dell’hotel San Gallo a Perugia (in via Masi). Un romanzo, il decimo dell’autore marchigiano che da un anno e mezzo è caporedattore della sede Rai umbra, è ambientato in gran parte proprio in provincia di Perugia tra il capoluogo, Spello e Montefalco e tratta di temi di assoluta attualità.
Ad accompagnare questo esordio perugino saranno il giornal
La copertina del nuovo romanzo del giornalista scrittore Giancarlo Trapanese ista Alvaro Fiorucci, grande esperto di cronaca nera e il giornalista esperto di economia Giuseppe Castellini. Gli attori marchigiani Giampiero Piantadosi ed Ettore Budano, assieme al grande artista Marco Santini saranno importanti riferimenti di una presentazione davvero insolita.
Un appuntamento davvero da non mancare. | Link recensione: Visita il link |
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| | | | | | 22 Gennaio 2019 Il romanzo, firmato da Giancarlo Trapanese, è ambientato tra Perugia, Spello e l'Afghanistan
Si intitola “Obsolescente” il nuovo romanzo di Giancarlo Trapanese (nella foto), scrittore, giornalista e attuale caporedattore del Tgr Rai Umbria, e sarà presentato domenica 27 gennaio alle ore 17.45 a Perugia presso l’Hotel San Gallo in un evento che vedrà la partecipazione degli artisti Marco Santini, Giampiero Piantadosi e Ettore Budano.
Il libro parla di un tema delicato quale quello della obsolescenza programmata, ovvero l’attività che si presume venga praticata dai costruttori su alcuni dispositivi affinché smettano di funzionare dopo un tempo definito. Un fare che costringe le persone a ricomprarlo, spingendo così al consumismo.
Il protagonista del libro, l’ingegner Inna, che ha dedicato una vita a programmare la morte degli oggetti, è protagonista suo malgrado di un intrigo internazionale e costretto dal libanese Jabal Maalouf, esponente di una cellula terroristica-informatica, a collaborare a un progetto che dovrebbe cambiare l’economia mondiale. Ambientato tra Perugia e Spello ed in un misterioso laboratorio iper-tecnologico in Afghanistan, il romanzo scorre via veloce verso un finale che il lettore non immagina.
Il protagonista del libro, che ha dedicato la vita a “far in modo che gli oggetti si rompano”, si giustifica in questo modo: la natura non fa lo stesso? Per evitare la sovrappopolazione non programma la morte delle cellule? Che altro è l’invecchiamento umano se non una obsolescenza programmata?”
Al di là della storia che tiene incollati alle pagine, “Obsolescente” porta a fare qualche riflessione sui ritmi di una vita usa e getta, come spesso la si vive oggi. Una vita che potrebbe avere bisogno di tempi più lenti, necessari per fare spazio all’approfondimento e alla riscoperta di valori che ci rendono veramente essere umani. | Link recensione: Visita il link |
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| | | | | | "Chi mi ha ucciso": spettacolo sold out allo Sperimentale di Ancona Grande successo per la prima dello spettacolo teatrale tratto dall'omonimo libro del giornalista e scrittore Giancarlo Trapanese, diretto da Giampiero Piantadosi e interpretato dalla Compagnia Teatro del Sorriso
Si conclude in uno scroscio di applausi lungo dieci minuti lo spettacolo “Chi mi ha ucciso“, un giallo teatrale, tratto dall’omonimo romanzo del giornalista e scrittore Giancarlo Trapanese, la cui prima si è tenuta al Teatro Sperimentale di Ancona sabato 1 e domenica 2 aprile.
In due sere lo Sperimentale si è riempito di ottocento persone, tant’è che durante la prima serata, il tutto esaurito ha costretto diversi spettatori a rimandare di un giorno la visione dell’opera.
Poco prima dell’inizio dello spettacolo, l’ideatore del libro, Giancarlo Trapanese, è passato a salutare il pubblico con un grande sorriso, spendendo qualche parola sul palco: «Sono emozionatissimo all’idea di vedere un lavoro teatrale tratto dal mio libro – ha dichiarato in sala prima che si spegnessero le luci – e mi rende orgoglioso sapere che, a partire dal romanzo, alla casa editrice, al regista, agli sceneggiatori, alle bellissime scenografie, fino alle maestranze, tutto quanto è fatto nelle Marche ed è marchigiano. E questo non può che farmi un immenso piacere. Ringrazio chi è venuto ad assistere oggi a questo spettacolo molto caro per me. Spero vi piaccia!». Presente in sala anche l’assessore regionale alla cultura Moreno Pieroni: «Nel nostro territorio – dichiara – occorre fare di più per incrementare il patrimonio culturale. Coniugando cultura e turismo, soprattutto in questo brutto periodo post-sisma, si possono ottenere grandi risultati, e questa sera vediamo un esempio di ciò di cui parlo. Ringrazio Giancarlo e la compagnia per avermi invitato, il Comune di Ancona che ha patrocinato l’evento e vi porto i cari saluti del presidente della Regione Ceriscioli».
A rendere speciale l’opera in tre atti sono stati soprattutto gli attori della Compagnia Teatro del Sorriso e il regista-attore Giampiero Piantadosi, che, oltre a dirigere il lavoro, ha interpretato magistralmente il ruolo del maresciallo dei Carabinieri Braschi, uno dei protagonisti del mistero noir. La storia, infatti, è una sorta di thriller colto e narra di nove sconosciuti che si ritrovano in una lussuosa casa del ‘700 sperduta nel nulla. Tutti sono stati invitati a cena da un miserioso “Autore” e, solo alla fine, si scoprirà che quegli stessi invitati altro non erano che i protagonisti dei libri di quest’ultimo. Vedendo lo spettacolo si intuisce fin da subito come l’opera sia molto dinamica e in continuo divenire: si gioca su stili e registri diversi, si passa dal comico al serioso, si toccano temi come il femminicidio, la vecchiaia, la giovinezza, i sogni, le speranze, i fallimenti e la relatività del tempo, per un mix vincente che colpisce subito il cuore dello spettatore.
di Teodora Stefanelli - 4 aprile 2017 | Link recensione: Visita il link |
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Teodora Stefanelli per Pima Pagina on-lineWeb Editor, giornalista freelance, ha lavorato per SkyTg24 ed il Corriere di Bologna Compra il libro: link acquista |
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