“Credo nell’amore e per questo sono qui”. Qui quando Roma sa essere magica e totale, tra le suggestive mura del Pio Sodalizio dei Piceni che un pezzo delle nostre Marche festeggia con Giancarlo Trapanese. Lei sa trovare le parole più vere, Maria Grazia Cucinotta al fianco di chi ha avuto il coraggio di scrivere d’amore. “Per questo sono qui, perché voglio testimoniare che c’è bisogno di sentimenti, di recuperare una dimensione di umanità, di dolcezza. E il libro di Giancarlo indica la strada”. Clima delle grandi occasioni. Le Marche, d’altra parte, “sanno esprimere grandi personaggi”: porta il suo saluto il presidente del Pio Sodalizio Giorgio Bizzarri e lascia gli onori di casa ad un’impareggiabile Rosanna Vaudetti. “Il festeggiato è amatissimo, si vede dal pubblico”. La storica sala del chiostro in un solo colpo d’occhio: Pamela Prati, Gigi Marzullo, Alessandra Canale, Gabriella Farinon, Elio Pasquini, Tonino Carino. E il poeta Umberto Piersanti, l’attore Silvio Spaccesi, il Generale Carlo Bisogniero (già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito), il fotografo ritrattista Gianfranco Lelj, la cantante Linda Valori, il direttore d’orchestra Cinzia Pennesi. I volti noti della cultura e dello spettacolo nei prestigiosi spazi di un luogo da sempre attento alla creatività marchigiana, sottolineandone i risultati migliori. E c’è un brivido d’orgoglio a respirare l’attenzione di questa sera: le presenze importanti ma anche tutta la platea, fitta per la pre-sentazione romana di “Se son fiori…”, silenziosa che sembra una platea inglese. È vero, “l’amore è un’antica cerimonia che disarma tutti”, come scrive Vincenzo Mollica firmando con Tito Stagno e Antonio Caprarica la quarta di copertina del libro diTrapanese l’alchimista: in un mondo che distilla l’amore lui generoso di sentimenti, in alchemiche combinazioni. La Cucinotta si rivolge alla platea silente: “Le Marche mi hanno dato la possibilità di trovare degli amici fantastici. Se non avete amici, andate nelle Marche”. Si comincia, adesso. La voce dell’attore Luca Violini è gioco di richiami fonici sulle impressioni della pagina scelta: un brano da “Maria marea”, già un piccolo romanzo autonomo in cui è tutta l’arte del cronista che si è fatto scrittore. Quella coralità, delcronista e dello scrittore, che Piersanti indica come primo valore del libro di Trapanese: “L’occhio del giornalista intercetta i molteplici destini di un’umanità sfaccettata, complessa. Ma il cronista haconsapevolezza di avere un compito diverso che raccontare in modo cromatico, restituendo alla materia affrontata dimensione universale”. Adesione ai temi trattati in “Se son fiori...” (edito dal Gruppo Alceo Moretti), la cui analisi viene proposta dalla psicologa Cristina Alessandrelli: “Dell’amore è stata colta tutta la bellezza e contemporaneamente tutta la fragilità. Com’è nel ricordo, fragile e intanto forte, com’è nella vita. E nel passaggio continuo dal presente al passato, nel legame che stringe le due dimensioni, è l’elemento forte di questo libro. Dove l’amore, banalizzato e mistificato in tanti best seller, emerge in tutta la sua potenza. Un grido liberatorio, che scuote le nostre coscienze”. Lo dirà anche Tonino Carino durante il collegamento de “La vita in diretta” con la sala della presentazione: “Se ci spogliassimo del senso di pudore spesso convenzionale che ci accompagna ci accorgeremmo della realtà dei sentimenti: quelli che abbiamo provato, che abbiamo fatto in modo di sopire”. Celebra la realtà dell’amore la coppia ritratta nei quadri fotografici del maestro Lelj, opere ispirate ai racconti del libro di Trapanese. Che ci regala un’altra serata ricca, di dialogo tra le arti: perché c’è l’immagine, c’è la voce - quella bella, screziata di Violini -, e c’è la musica, con l’intrattenimento del gruppo Garamond di Ancona e del bravo cantautore del Montefeltro Maurizio Lucchini. Dedicato alla creatività marchigiana: dalla sala del chiostro ai giardini della sfilata (con capi di jenseria delle maggiori griffe prodotti dalla LCI di Sant’Angelo in Vado), ai portici della cena tipica (protagonisti gli “Spinosini” di Campofilone). È festa nel complesso monumentale di San Salvatore in Lauro. Tra le antiche, onorate mura del Pio Sodalizio dei Piceni. |