| “ASCOLTAMI” di Giancarlo Trapanese | | “Ascoltami”, un libro che mi riporta alle prime pagine del libro di filosofia: a Talete, che vedeva nell’acqua l’elemento della vita, e ad Empedocle, che aggiungeva il fuoco tra gli elementi vitali. E’ allora che ho immaginato, dopo loro, farsi avanti un terzo pensatore: Giancarlo Trapanese, che all’acqua e al fuoco fa riferimento in questi appassionati racconti di “Ascoltami”, con al centro l’amore, l’amore tra un uomo ed una donna,protagonista, con alcune eccezioni…..!!!
Attorno a questo fulcro, altri amori forti sì, ma corollari del primo; importanti sì, ma consequenziali al primo; eterni sì, ma diversi dal primo per intensità e contenuti. Per questo amore di un uomo e di una donna, lo scrittore fa emergere un’interconnessione tra l’acqua ed il fuoco. L’acqua nel suo divenire, nel suo sgorgare genera vita, amore, ma se l’acqua diventa tormentosa, se viene giù con quella violenza troppe volte viste in tv, e allora è morte, distruzione. Lo stesso fuoco, che l’autore alimenta, in “Ascoltami” è positivo se riscalda, se rincuora, ma se è solo passione fine a se stessa, allora brucia, allora genera morte, allora l’incendio distrugge quanto di bello si era costruito.
In “Ascoltami” Giancarlo Trapanese conferma l’eccezionale capacità di proporci scenari con una serena descrizione, anche nelle fasi più inquiete e drammatiche, in modo da vivere il racconto senza soluzione di continuità, perché ti coinvolge e ti estranea dalla realtà, impegnato come sei nell’immedesimarti in quel contesto che è più vero del vero, stimolato a giungere al finale, che sai, mai scontato.
Il titolo del libro “Ascoltami” appare come il comune denominatore valido per tutti i protagonisti dei racconti, che cercano un interlocutore a cui rilevare le proprie intimità, i propri problemi, è quindi un invito all’ascolto dell’altro, in un mondo dove la fretta impedisce il dialogo. Dopo aver letto il libro però “quell’ascoltami” lo vedo più diretto al lettore: sembra che lo scrittore si rivolga a ciascuno di noi, qui in sala, e ci inviti a leggere i racconti, prendendoci per mano con quella gentilezza, quella misura che mai potrebbe sfociare in invadenza.
Altro punto è l’apoteosi dei valori più forti dell’amore che costruisce e genera gioia. Lo si rileva da quello che accade quando l’amore si discosta dalle sue regole e allora causa morte e genera disperazione. Però Trapanese non esprime disperazione che agita il lettore, perché con la lenta descrizione placa l’azione del protagonista, che, se anche è stato violento, nel descritto, attuale stato d’animo è pervaso da un rasserenamento, dovuto ora al tempo trascorso, ora alla rassegnazione, ora al far prevalere ricordi di momenti felici trascorsi, che trasformano la disperazione in pacata malinconia. Ciò che emerge in “Ascoltami” è l’importanza delle regole dell’amore, che non conosce l’egoismo, ma è donazione; che non ammette violazioni perché le conseguenze sono più severe delle sanzioni di una legge; che se non c’è non lo puoi acquistare, che è una struttura, non una sovrastruttura; che lo puoi nel ricordo o nella fantasia modellarlo a tuo piacimento, ma prima o poi solo quello reale puoi vivere. Non c’è stata maggioranza o opposizione ad approvare queste regole, ma la natura. In “Ascoltami” Trapanese menziona tutte le regole dell’amore, a cominciare da quello della madre col figlio appena nato, per seguire con quello dei genitori con i figli piccoli, con i figli più grandi, con i figli già adulti, nelle più disparate situazioni, ma nonostante sublimi esempi di amore la parte da protagonista del libro resta pur sempre l’amore tra un uomo ed una donna, con le sue connaturali regole. | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Giorgio Cognome: Iacobone Questore di Trento (ex qeustore di Ancona) Sito Web: clicca qui
...note:Giorgio Iacobone ha 58 anni, è nato a Napoli, ha studiato a Roma laureandosi alla Sapienza in Giurisprudenza. E' un profondo conoscitore della realtà marchigiana, avendo prestato servizio prima a Macerata dal 1975 al 1987, poi ad Ancona dal 1993 al 1997. Nel 1988 è stato assegnato al Commissariato Zisa di Palermo…Dal 1997 al 1998 è stato Vice Questore Vicario di Pescara...Nell'anno accademico 2001-2002 ha seguito il XVII Corso Interforze…Promosso Dirigente superiore dal 1° luglio 2002 è stato nominato Questore di Enna, carica ricoperta fino al giugno 2006, prodigandosi con determinazione per la diffusione della cultura della legalità a tutti i livelli, presupposto per lo sviluppo delle potenzialità della provincia. Ora è in carica a Trento come questore. Compra il libro: link acquista |
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