Da quanto tempo propone un articolato impianto narrativo: c'è un racconto cornice incentrato sui rapporti conflittuali tra la fede missionaria e problematica di Don Rolando e la coscienza Laica di Giorgio. E c'è una serie di racconti interni. Tra i due piani narrativi, però, l'autore stabilisce una costante osmosi che conferisce al libro una slda compattezza. La cornice,infatti, non è un banale espediente romanzesco, perchè è la storia originale di una difficile amicizia che matura pagina dopo pagina e perchè i suoi due protagonisti intervengono con puntiglio sul farsi dei singoli racconti, discutendone l'impostazione e gli sviluppi. La limpida vena di Trapanese cancella ogni sospetto di artificio, modulandosi con naturalezza sulle diverse situazioni e imprimendo un ritmo sicuro a ciascuna delle trame, tutte ben individuate e avvincenti dentro la trama generale, immuni da quei particolari morbosi cui indulge la comunicazione mediatica... Un romanzo, dunque, di forte e schietta ispirazione etica, ricco di storie che mai tradiscono o enfatizzano la cruda realtà, senza per questo appiattirsi sulla impassibilità del resoconto, in virtù di una intensa partecipazione emotiva e grazie a una scrittura che trascorre agilmente dal parlato colloquiale, punteggiato d'ironia dialettica, al registro alto dell' epos tragico. |