TEMA TRATTATO: l’incontro casuale tra un giornalista di professione ed una ragazza speciale che vorrebbe essere sua collega. E poi una storia di giovani e di genitori che cercano di stabilire al meglio un dialogo, un modello di comunicazione utile a spiegare e far comprendere le proprie ansie, le proprie tensioni, i propri sentimenti. Tutto come se fosse un diario scritto a più mani.
GIUDIZIO SINTETICO: Un inno alla vita, un inno alla “speranza” che fortifica e arricchisce. Un diario dove comunicare è il tema pregnante. Dove la parola scritta assume un ruolo di espressione di vita. Una storia, una favola, forse per alcuni, che invece è realtà, una realtà appunto che è piena di “speranza”. Scritto con passione e sentimento, risulta fluente e facilmente leggibile. Una storia con tanti personaggi, ognuno con il suo modo di esprimersi, tutti figli di differenti generazioni. E scopri allora le frizioni generazionali, gli slang tra i giovani, il dialogo tra adulti e ragazzi, tra genitori e figli. Bello, semplice, piacevole e profondo
ALCUNE FRASI SUGGESTIVE … ogni azione dalla più semplice e meccanica alla più complessa, se fatta con passione ed autenticità può arricchirsi di esclusività, di importanza specie se riguarda la nostra relazione con chi vive accanto a noi.
Dicevo che possiedo una famiglia che è ovattata per un uovo:calda,assai protettiva e unita attorno a me. Possiedo una squadra tutta rosa di donne speciali a me dedicate, a casa e a scuola. Possiedo dunque molto più di altri, e tanti poverini ostinatamente dicono che io ho solo scogli da superare.
… è meglio desiderare ciò che non si ha che avere ciò che non si desidera.
… quando la gioia si presenta così coinvolgente e affonda le radici in sentimenti profondi, riesce quasi a graffiare, laggiù in fondo al cuore e si sente come un dolore dolce che toglie il fiato e stringe lo stomaco.
… ci vuole amore, tenacia, perseveranza ma nulla si può fare senza il sostegno e la collaborazione degli altri.
Frecce. I figli sono frecce scagliate, diceva Gibran, e noi genitori l’arco. Un arco, quello tuo, che hai costruito con tanta fatica, sofferenza e pazienza e ora che la freccia è partita hai paura.
L’amore ha bisogno di rinnovarsi sempre per evitare di cadere nell’abitudine che spesso poi porta alla triste rassegnazione o alla schiavitù psicologica.
(… si parla della pubblicità … ndr) … è pessima. Forma di incanto dei nostri occhi, detta musiche, mode e regole. Tutto passeggero. Manipolatrice di cervelli e gusti, interrompe attimi fuggenti in tv.
… “non si muore mai davvero se si mettono le radici negli altri” (Tolstoj)
La vita non proviene solo da biologia e chimica ma da molto più lontano e non può essere messa in discussione. Se caso, errori, fato, hanno voluto questo non è saggio né giusto nei confronti di una creatura del tutto indifesa cambiare corso degli eventi con il ferro degli umani devastanti interventi.
Non lasciarti spaventare dalle difficoltà, la felicità a volte si nasconde dietro ad un masso, in cima alla scalata, ed è intangibile ma quando arrivi e la respiri capisci che tutte le cose brutte sono servite a raggiungerla.
… la massima forma di egoismo è l’amore perché non amiamo i nostri pater, ma soltanto la loro capacità di amare noi.(Gabriel Laub)
invito a Bologna
A proposito di coraggio, questo è senza dubbio uno degli elementi che stanno alla base della pubblicazione del libro “Sirena senza coda” di Giancarlo Trapanese e Cristina Tonelli. Entrambi sono ricchi di coraggio, di passione, di voglia di superare i limiti. Entrambi lo presenteranno il prossimo sabato, 13 novembre alle 17,00 nella sala teatro interna alla Casa dei Risvegli presso Ospedale Bellaria di Bologna. Un evento questo del tutto particolare perché offerto anche ai ricoverati in un luogo dove il coraggio è necessario tutti i giorni, tutte le ore per vincere l’ombra del coma, l’ombra dello stato vegetativo per tutta la vita. Coraggio che deve essere vivo anche in coloro che sono più vicini a questi nostri sfortunati fratelli: i familiari, gli amici, gli operatori sanitari. Coraggio che viene rinforzato dall’opera quotidiana dell’Associazione Onlus “Gli Amici di Luca” che con grande entusiasmo ha collaborato alla realizzazione di questo momento nella convinzione che testimonianze come quelle di Giancarlo e di Cristina rappresentano per tutti l’esempio che l’impossibile si può e si deve affrontare! Sarà un sabato di spettacolo e pieno di vita allietato dalle musiche di Stefano Zuffi e dell’Alchemic Folk Orchestra che sapranno creare le giuste atmosfere. Uno spettacolo da non perdere, uno spettacolo che farà bene a tutti! Ed alla fine il consueto e gradito buffet offerto dal Circolo Ravone. Tutto il programma nella locandina allegata! |