E’ facile immedesimarsi in sauro rocchi, per una certa generale propensione dell'uomo a sentirsi più paperino che gastone.. ma fin qui non credo d'averti espresso nulla di che.. fin dall'inizio è chiaro che sauro non è uno dei tanti coglioni (pardon) che non sa cogliere nessuna opportunità (come inizialmente viene bollato dalla psicologa, che poi invece si ravvede e ne coglie appieno il disagio, si lascia trasportare, forse pure s'innamora.. hai lasciato la libertà al lettore di deciderlo), ma un uomo che ha fame di stimoli.. siano essi positivi (come tutti sognano, in effetti: ma l’onestà è privilegio di pochi!) o negativi (il ribellarsi, non come si vuole ma come si può, alle continue vessazioni: specie nel mondo di oggi invece è tornato di moda un certo fatalismo che ci fa accettare passivamente tutto, ma proprio tutto, ciò che accade). E la prima “soddisfazione”, quella cosa che ti fa dire “si! Grande!” ce l’ho avuta quando s’è preso gli 11 mila euro: stimolato, seppur in modo negativo, disonesto, immorale e quant’altro (però nella vita non ci è dato scegliere, e qualunque stimolo va colto.. è il classico treno che passa una volta sola) ma stimolato, per dio! E da questa, appunto, giusta scelta (che sta non tanto nel furto, quando nel saper cogliere l’opportunità, seppur non la si condivida: ma non ci è dato scegliere!) deriverà poi tutta la sua fortuna, il rovesciamento di tutta la sua vita in meglio.. E non mancherà di giustificare, ampiamente e in modo più che esaustivo, col lettore questa scelta, proprio perché non è un ladro: è uno che s’è rotto i coglioni, e a costo di risultare noioso ed esasperante ci tiene a ribadirlo dettagliatamente! Ma non solo: è uno che, seppur tardi, ha riconosciuto i suoi sbagli e ha mirato a rimediare.. e qui mi riferisco al rapporto col figlio, dal quale (e di certo non lo nasconde) ha sempre solo preteso e mai dato in termini di affetti. Sei stato davvero chiaro come pochi: è da imbecilli partecipare all’eterno confronto tra soldi e affetti, o se vogliamo tra cervello e cuore.. ci vogliono entrambi! Concludendo, e scusami se mi sono dilungato, merita una nota il finale: se fosse stato amaro, con la rottura totale con Sabina, avresti in due righe rovinato un’ottima storia; fosse stato da oscar, con bacio appassionato e clima da “e tutti vissero felici e contenti” pure! Il lieto fine, che comunque era doveroso per rispetto alle tante ingiustizie subite da sauro, è stato appena accennato, pacato, aperto, tralasciando dettagli che avrebbero banalizzato la tua opera.. Insomma, una tua giusta scelta! Ancora complimenti! |