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Laura Margherita Volante conversa con Giancarlo Trapanese
Volante. Tu Giancarlo, che hai iniziato l'attività di giornalista scrivendo per il Resto del Carlino e Corriere Adriatico e poi in Rai collaborando con importanti trasmissioni sportive, come sei passato a quel fuoco sacro della scrittura letteraria con romanzi di indubbio successo, percorso che inizia nel 1990 proseguendo fino al tuo ultimo romanzo "Chi mi ha ucciso?" (Italic-Pequod editore)?
Trapanese. Forse è stata proprio la constatazione che per tanti, tantissimi anni (ora sono 42) di giornalismo e di impegno in questo settore, la dittatura del tempo e dello spazio (le trenta righe o il minuto e mezzo) l'ho sempre sofferta troppo, nel senso che era per me difficilissimo esprimere in modo esaustivo e compiuto le sensazioni e le riflessioni che tanti fatti (soprattutto di cronaca nera) mi provocavano. Così piano piano è maturato il desiderio di mettermi davanti al computer senza un limite, di ascoltare ciò che mente e cuore suggerivano senza lacci e confini e affrontare temi importanti e delicati che sentivo miei.
V. I premi legati all'attività di scrittore e non solo ormai non si contano più. La passione per la psicologia e il couseling quanto hanno inciso sui temi centrali dei tuoi romanzi e quanto invece le tue esperienze personali ed esistenziali? Si intrecciano o fanno parte di un'innata sensibilità volta ad esplorare i meandri anche più oscuri dell'anima umana?
T. Sono decisamente uno psicologo mancato, è vero. Alla mia epoca (parliamo del 1972) la facoltà di psicologia di Roma era unica e ai primi passi, non esisteva ancora l'ordine degli psicologi e quando espressi il desiderio di andare in quella direzione trovai comprensibili opposizioni in famiglia perché si trattava di una professione tutta da delineare dove Freud ancora dettava legge (o quasi). Così mi limitai a leggere molto di psicologia, mi iscrissi a Legge e nel frattempo seguivo gli studi (in psicologia) di una mia amica leggendo i suoi testi, approfondendo argomenti. Chiaro che questa passione unita poi al mio lavoro hanno creato grandi opportunità di analisi e riflessione e che quindi le due passioni si siano saldate più che intrecciate. Devo dire che senza alcuna spinta da parte mia (anzi. . .) mia figlia Gloria ha intrapreso quella strada ed è divenuta psicologa ed anche direi una psicologa di grande sensibilità. . . . . . | Link recensione: Visita il link |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Laura Margherita Cognome: Volante Pedagogista Fiped, docente Universitaria, scrittrice Sito Web: clicca qui
"Chi mi ha ucciso?" - Laura Margherita Volante conversa con Giancarlo TrapaneseLaura Margherita Volante, è nata ad Alessandria, ma risiede ad Ancona. Pedagogista Fiped (Federazione Italiana Pedagogisti) svolge numerose e svariate attività in campo socio-umanitario ed educativo verso i più deboli. Ha svolto e sta svolgendo tuttora attività di docente universitaria. Compra il libro: link acquista |
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