lista recensioni
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| | | | | | ... Utopisticamente ora la vita è offerta come luogo di collaborazioni, indipendenze,conflitti, antagonismi che devono essere superati mediante un agire che all'altro, al diverso va incontro per comprenderlo. Si tratta della medesima utopia espressa da Leopardi nella ginestra... Quella che Trapanese sembra auspicare è una società pluralistica in cui la diversità venga anche esaltata in un'armonica e ragionevole convivenza. La convivenza pacifica,al di là dei pregiudizi, la si avrà però solamente se, come ha insegnato Voltaire, l'uomo crederà davvero in se stesso al di là di ogni dogmatismo filosofico e religioso , in nome delal propria ragionevolezza. Questo è il coraggioso messaggiodi Luna Traversa:un libro politico dunque nella vera accezione del termine, quella che è basata sulle qualità morali dell'uomo,capace di dialogare con l'altro ma soprattutto con la propria coscienza. Trapanese quindi auspica con il proprio romanzo una dimensione comunicativa giusta e libera, in cui al diritto di parlare non puo non accompagnarsi il dovere di ascoltare | Link recensione: Visita il link |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Norma Cognome: Stramucci Poetessa Sito Web: clicca qui Email: clicca qui
...note:Poetessa, pubblica nel 1995 L'oro unto, edizioni Tracce, con una nota di Massimo Raffaeli. Nel 2000 Erica, nella collana "La scrittura e la storia" delle Edizioni Piero Manni, diretta dal Prof. Romano Luperini, e con introduzione dello stesso Luperini. Nel 2003, nella stessa collana e con uno scritto di Mario Luzi pubblica Del celeste confine. Nel 2008 Il cielo leggero, Azimut, con una nota di Massimo Raffaeli; infine, nel 2009, in prosa, Lettera da una professoressa, Manni, con una introduzione di Maurizio Viroli. Compra il libro: link acquista |
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| | | | | Questo luna Traversa di Giancarlo Trapanese conferma la poliedricità degli interessi dell’autore , la mobilità e quella non fissazione delle partiche e dei discorsi che diviene il vero luogo ad essere dell’autore. L’eccentricità di Trapanese si rivela nella pagina scritta perché fa tutt’uno con la volontà espressa nel suo romanzo e nei racconti di vita che focalizza, di non dare un carattere definitivo agli enunciati, di valorizzare l’oscillare contraddittorio dei comportamenti. A rimarcare il tutto ci sono le promoscuità di uno stile che potremmo definire transitivo, nel senso che esso e attraversato dalle componenti più eterogenee, che vanno dall’eco di un certo cinema,comunque colto, sinoal realismo di una certa letteratura di genere. Giancarlo Trapanese lavora con i suoi personaggi e con le forme della sua scrittura in un’alternanza incessante che implica lo spostamento continuo del punto di osservazione: da una parte si insiste per il parlato diretto,per la confessione autobiografica,dall’altra invece si mettono in campo gli espedienti narrativi di una più artificiale costruzuione di “fiction”. Questi spostamenti alla fine finiscono per dare luogo ad un complesso gioco di sguardi ad una rappresentazione fatta di sottrazioni ed interazioni più che di azioni. I personaggi di questo Luna Traversa si presentano all’inizio come se si vivessero addosso, senza possibilità reale dicomunicare. Si gia attorno alla materialità dei corpi e degli scenari possibili che si possono costruire intorno ad essi per designare in fondo un’entità vacante. E scopriamo così il vero motore dell’agire,dei sogni e delle fantasie: l’assenza. E infatti tutto è innescato da assenze,prima quella del desiderio e poi quella oggettiva della persona fisica. L’assenza reiterata, termine necessario di un rapporto inquietante e non risolto,diventa qualcosa di più di un espediente narrativo, è un topos,una figura del discorso amoroso che diventa figura testuale. Giulio ed Elisabetta si troveranno di fronte ad una svolta totale che li impegnerà ad attraversare una fase nuova più ardua: distinguere le cose, riattribuire dei valori e rapportarli ad una gerarchia al vertice della quale sta l’amore inteso come incontro reale, come l’unico capitale virtualmente illimitato cui attingere. E l’autore assegna poi a noi ,al lettore, una specie di compito ermeneutico: cercare una possibile, coinvolgente soggestiva risposta. | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Antonio Cognome: Luccarini Prof. Assessore alla cultura del Comune di Ancona Sito Web: clicca qui Email: clicca qui
Prof. Antonio LuccariniNasce il 15 gennaio 1948, Membro del Cda del Teatro delle Muse, presidente protempore del Fondo Mole Compra il libro: link acquista |
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| | | | | Romanzare il vissuto matrimoniale cercando di raccontare le difficoltà del rapporto a due di fronte alle sfide ,alla monotonia ed al peso dei segreti nascoisti non è opera di poco conto. Il suo scritto senza dubbio ci riesce. Quest’opera riesce ad attraversare e riflettere le sensazioni e le paure di due coniugi come tanti,facendo immedesimare il lettore una volta neoi panni dell’uno , una volta nei panni dell’altra. Luna traversa ci ricorda che la vita non si arresta di fronte ai nostri limiti,ma che ci sono delle porte che aspettano di essere aperte, delle strade che aspettano di essere percorse, delle esperienze inattese che aspettano di essere vissute. La confessione di un dolore infantile ed una forte ed inaspettata delusione, segnabno una svolta nella vita dei due protagonisti della vicenda. Si tratta di una svolta a sorpresa, assolutamente imprevedibile. La scoperta della fede come ricchezza e continuità dello spirito, come semnso e sostanza della vita, porteròà la protagonista a provare la gioia di una rinascita sul piano religioso ed affettivo. La conversione, l’incontro con l’islam, compenserà i vuoti e le lacune maturate in una vita vissuta sino ad allora solo metà. Così due coniugi che non riuscivano più a parlare e confrontarsi,che si allontano affettivamente e fisicamente, trovano lo stimolo e la ricerca della comunicazione per cercare di capire il senso e la sostanza del cambiamento che ha investito la loro vita. Cambia ikl tono ed il ritmo della narrazione, inizialmente lento e voluttuoso, poi d’improvviso rapido ,filosofico, tendente al mistico. I personaggi non si confrontano più con la monotonia di se stessi, ma con la ricchezza e la profondità che l’incontro con la fede, una nuova fede, puo dare alle loro vite. | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Mohamed Nour Cognome: Dachan Presidente naz.Ucoii
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| | | | | Ho finito di leggere il romanzo e devo dire che hai un'eccezionale capacità d'analisi del flusso di coscienza, in particolare quello femminile. Sono eccezionali anche le metafore e le considerazioni sull'attualità che se ne possono tirare fuori. | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Sherif Cognome: El Sabaie Redattore di aljazira.it Sito Web: clicca qui
...note:Collaboratore de "Il Manifesto" ed opinionista TV. Già ospite delle trasmissioni Otto e mezzo (La 7), Le invasioni barbariche (La 7), L’Incudine (Italia1), Controcorrente (SkyTg24), Tg2 Dossier (Rai2), Tg3 Punto Donna (Rai3), Narghilè (Rai Futura) e varie reti estere. Segue gli eventi politici, sociali, economici e culturali dell'area mediorientale con particolare attenzione ai temi dell'immigrazione e integrazione in Europa. Nel '08 viene invitato dal Dipartimento di Stato USA per un soggiorno negli Stati Uniti dove approfondisce il tema dell' imprenditorialità multietnica con particolare attenzione alla comunità islamica. Titolare del Corso di Cultura e Lingua Araba presso il Politecnico di Torino, dove ha curato le mostre "Islam e Cristianesimo ortodosso" ('04) e "Islam e Ebraismo" ('08). Ha pubblicato "Al Ka’bah", pref. di Michele Vallaro e "La Dimora della Felicità", Intro. di Franco Cardini. Di origini greco-egiziane, è nato al Cairo, dove ha studiato presso il Lycée Francais e l’Istituto Salesiano. Parla italiano, francese, inglese, greco e arabo. E’ presidente dell'Associazione Inturin Compra il libro: link acquista |
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