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20/01/2009 15:30 - Totale messaggi 94 - Messaggi non letti 3 - Gia' letti 94 - pagina Nr. 15 |
| | da: host145-64-dynamic.11-87-r.retail.telecomitalia.it | | Caro Giancarlo, ho letto tutto il tuo libro tra ieri e stanotte.Ho fatto inizialmente fatica ad entrare nel meccanismo perchè Giulio parla come uno cha ha fatto psicanalisi per anni usando quel linguaggio particolare...... ma poi mi sono appassionata fino alla fine. E' MOLTO BELLO. Non ho visto scene, paesaggi (pochissimi) ma ho visto due anime dall'interno: è un viaggio dentro l'anima con dettagli chiarissimi e comprensivi a tutti, perchè tutti passiamo attraverso certi pensieri, desideri, e dubbi..... Mi ha colpito il fatto che è lo specchio di ciò che succede un po' in tutte le coppie ed è uno specchio chiarissimo.La diversità di religione attraverso la quale si cercano spiegazioni di ciò che succede è una IDEA BRILLANTISSIMA. L'accettazione del diverso, usare il diverso punto di vista per chiarire, e vedere le reazioni, gli avvenimenti...... mi è piaciuto tantissimo. Il finale lascia senza parole, è in linea con tutti gli interrogativi che rimangono sospesi nell'aria, senza una vera risposta.Io penso che oggi si stia un pochino esagerando con il voler capire, e spiegare tutto logicamente, ed è come se volessimo "spaccare il capello in quattro" con il rischio di perdere di vista l'intera capigliatura..... Mi capisci?Oggi si va dallo psicologo, dall'analista per cercare un aiuto a capire le nostre reazioni, la fonte dei nostri pensieri, per avere un consolatore o meglio un ascoltatore....... perchè non sappiamo chiedere di essere ascoltati e facciamo una fatica enorme a parlare di noi, della nostra anima, senza veli, senza preamboli... Sono d'accordo con te che oggi le coppie non parlano e nemmeno gli amici. ci si scambiano banalità o informazioni tecniche...... è difficile avere un rapporto di spessore...... Hai un modo "geniale" per "costringere" le persone che ti leggono, a ragionare, a chiedersi delle cose, e penso che questo sia molto utile.... Buona giornata, buon lavoro, a presto | | | |
| | da: host-91.102.162.212.rai.it | | Ciao Giancarlo, da qualche giorno ho finito di leggere "Luna Traversa". Ho letto con avidità e piacere, anche se a tratti misto a sgomento, il tuo romanzo. Visto lo stile narrativo, non potevo che alternare la mia simpatia per Betta e poi per Giulio. Devo dire che nonostante si intuisca che l’opera sia stata scritta da un uomo, hai saputo penetrare bene nella sfera dell’universo femminile, rendendo la protagonista ricettacolo di energie sottili e superiori. E’ Betta la vera eroina del libro. E’ lei il tramite uomo con uomo, il ricongiungimento vitale individuo con individuo con le radici dell’essere, dell’armonia e dell’unificazione. Una sorta di espiazione collettiva attraverso la sofferenza a cui è rimandato al lettore il compito di decidere quale sarà il destino dei protagonisti. Grazie Manuela Palmucci | | | |
| | da: host-121.107.162.212.rai.it | | 11-05-2006 - 13:29 - da host-121.107.162.212.rai.it Grazie per le emozioni di Torino alla Fiera. Complimenti anche per il suo sito .ho iniziato a leggere il suo libro | | | |
| | da: 212.162.86.187 | | Gentile Sig. Trapanese, ho letto il suo libro e da buona studentessa con l'occhio ormai appassionato e deformato dalla filosofia, non ho saputo resistere alla tentazione di leggere in chiave filosofica la sua opera e di individuare - all'inizio quasi per gioco e poi in modo sempre più attento - le tematiche salienti racchiuse nelle fitte trame del suo racconto. Durante la lettura mi sono entusiasmata e positivamente sorpresa nel rintracciare alla fine della sua opera un concetto filosofico sorprendente, piuttosto originale e poco trattato, generalmente, del quale, a mio modesto avviso, ne va la cifra di tutto il suo libro, ovvero quello del cerchio amoroso. Con questo termine, da me malconiato e non troppo espressivo, intendo la forma più autentica ed illuminante dell'amore, quella che si istaura quando, in seguito a circostanze casuali, sono coinvolte più persone in una tensione illimitata e secondo un fine mirabilmente comune. Sempre secondo la mia rilettura, il cerchio d'amore, con un'origine ben definita, ma con un raggio estendibile ad infinitum, si colloca proprio all'acme delle vicende, cioè il coma della "nuova" Elisabetta: per l'occasione, infatti, ogni personaggio, evolvendo la propria identità e quasi passando in rassegna agli aspetti ordinari ed inconsistenti della vita quotidiana, si supera, ritrovandosi inconsapevolmente all'interno di un cerchio d'amore, rappresentato per l'appunto dall'immagine emblematica dei tanti personaggi chiusi in coro attorno al capezzale della povera sventurata. In questo passaggio, sublime, trasfigurato e trascendentale, si intravede proprio il residuo del mondo a portata di mano, lo scarto del mistero: l'amore come contenitore universale, onnilaterale, chiuso/aperto ( non è un' antitesi, ma è proprio la sproporzione misterica generata da questo sentimento) in un cerchio miracoloso e salvifico, che spoglia i singoli personaggi della propria identità particolare, conferendo loro una forza comune e trasmissibile in modo direttamente proporzionale. Dopotutto viene l'amore di Tutti | | | |
| | da: host69-7.pool8259.interbusiness.it | | Ero alla sua presentazione alla Bocconi. Ho acquistato il libro incuriosito e l'ho terminato in tre giorni! complimenti | | | |
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