news
| | |
|
|
| | | |
|
copertine dei libri di giancarlo trapanese
articoli|recensioni|critiche|rassegne stampa sui libri di giancarlo trapanese:
| | | | La Cicala periodico di informazione del dopolavoro ferroviario di ancona - Maggio 2012 | Articolo sull'ultima fatica di Giancarlo Trapanese: "Madre Vendetta" |
| Settimo sigillo per Giancarlo Trapanese. Questa volta lo si potrebbe definire un giallo ma la definizione è molto parziale.Ci sono senz’altro gli elementi del noir, gli omicidi, gli intrecci, le indagini poliziesche, la suspance della scoperta del colpevole, ma c’è molto di più. C’è il grande tema della giustizia, della certezza della pena molto spesso vanificata, il rapporto tra delitto ed espiazione, l’amore di due giovani ragazzi e di due madri affrante da immenso dolore. Il racconto si avvia da un fatto di cronaca: una ragazza viene uccisa dal suo fidanzato che per questo delitto è condannato soltanto a dodici anni di carcere poi, scontata la pena, va a vivere vicino casa della ragazza. Il giornalista televisivo Giorgio Catanese sente la necessità di superare la mera cronaca e di occuparsi non solo dei fatti ma delle persone. Soprattutto vuole indagare il dopo, quando i riflettori si spengono e le penne giornalistiche parlano di altro. E’ un libro dedicato a tutte le donne ma soprattutto alle tante vittime della violenza, fatto di tragica attualità se si pensa che, come è riportato in appendice, dal 1989 al 2011 sono state 113 le donne uccise da chi diceva di amarle. Non è un libro di denuncia ma un giallo con risvolti psicologici. Ad un normale quotidiano di vita familiare vissuto dal giornalista e dalla sua famiglia, si contrappone il tormento, l’odio, il perdono impossibile di altre famiglie. Poi l’amore, quello grande e malato di possesso di un ragazzo, e quello generoso, aperto, gioioso, ma sempre più macchiato, della sua fidanzata. Di sicuro il libro più riuscito di Trapanese.
MADRE VENDETTA Storia di un perdono impossibile Vallecchi, pgg. 281, euro 14.5 | | | | | | |
| | | | M Arte - Cultura per muovere l'arte - Madre vendetta a Roma - 23/02/2012 | Articolo sulla presentazione a Roma, del libro "Madre vendetta" (8 Marzo 2012) |
| Verrà presentato l’8 marzo alle 18,30 al Museo Crocetti, il libro di Giancarlo Trapanese “Madre Vendetta, Storia di un perdono impossibile”
Un libro dedicato a tutte le donne vittime della violenza “per amore” cadute sotto i colpi di chi le aveva amate o diceva di amarle.
Il nuovo romanzo di Giancarlo Trapanese affronta il tema della percezione dell’equità della giustizia, della certezza della pena, del difficile equilibrio tra un delitto irreparabile e la sua punizione. Un giovane è investito nella notte da un’auto pirata nei pressi di Bertinoro. Sembrerebbe uno dei tanti casi di cronaca, ma la vittima è un ex detenuto, appena uscito dal carcere dopo aver scontato tredici anni per aver strangolato la fidanzata diciannovenne. Giorgio Catanese, giornalista televisivo, segue le indagini che portano a sospettare della madre e del fratello della giovane uccisa, esasperati da quella che ritengono una pena troppo lieve e dal fatto che l’omicida, uscito dal carcere, sia tornato a vivere nella casa proprio di fronte alla loro. Madre e figlio si autoaccusano dell’investimento dell’ex detenuto, nel tentativo di scagionarsi l’un l’altro. Catanese approfondisce la vicenda, cercando di penetrare la parte di dramma che ciascuno, a suo modo, sta vivendo. Il romanzo, che prende la mosse da uno dei tanti fatti di cronaca realmente accaduti, si svolge su due piani narrativi: il presente e i flash back sul passato, a rivivere quell’amore intenso e inquieto di due giovani come tanti, sfociato in un dramma atroce, sullo sfondo di paesaggi e personaggi di uno straordinario paese romagnolo. ( pagg.284, Prezzo 14,50).
Giancarlo Trapanese (1954) giornalista e scrittore è autore, insieme a Cristina Tonelli, del fortunato volume Sirena senza coda (2009, Vallecchi), vice caporedattore della sede Rai per le Marche e docente di Teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo presso la facoltà di Scienze delle comunicazioni dell’Università di Macerata. Ha pubblicato numerosi libri tra cui : Se son fiori (2005), Luna traversa (2006), Da quanto tempo (2007). Quella volta che (2010) | | | | | | |
| | | | Donne della realtà Blog - Madre vendetta - 27/02/2012 | Recensione web del Blog di Donne della realtà |
| È stato presentato ad Ancona il nuovo libro di Giancarlo Trapanese, “Madre Vendetta, Storia di un perdono impossibile” (Vallecchi). Il romanzo è ispirato alla tragica morte di Rossana Wade, uccisa a 19 anni dal fidanzato nel 1991. Coraggioso romanzo (anche a tinte gialle) che affronta i temi delicati della percezione dell’equità della giustizia, della certezza della pena e del difficile equilibrio tra un delitto irreparabile e la sua punizione. Il racconto prende la mosse da uno dei tanti fatti di cronaca realmente accaduti che hanno come vittime le donne aggredite, uccise, da chi diceva di amarle, e si svolge sul doppio piano narrativo del presente e dei flash back sull’amore intenso e inquieto di due giovani come tanti, sfociato però in un dramma atroce. Protagonisti Giorgio Catanese, giornalista Rai di Bologna e il brillante maresciallo dei carabinieri Luigi Braschi. Un giovane è investito nella notte da un’auto pirata. Sembrerebbe uno dei tanti casi di cronaca, ma la vittima è un ex detenuto, appena uscito dal carcere dopo aver scontato tredici anni per aver strangolato la fidanzata diciannovenne. Catanese, segue le indagini vi partecipa ma soprattutto va alla scoperta di quella umanità dolente che spesso dopo le tragiche e pettegole luci della ribalta, viene dimenticata ed abbandonata al proprio destino: i parenti delle vittime. A cornice, paesaggi e personaggi autentici e indimenticabili di uno straordinario paese romagnolo: Bertinoro. | | | | | | |
| | | | Gazzetta di Parma - Edda Lavezzi Stagno | Amore e odio, romanzo del dubbio e del sangue |
| L'equità della giustizia, la certezza della pena, la punizione spesso inadeguata alla gravità del reato. Problemi sempre attuali, purtroppo. Giancarlo Trapanese li affronta con decisione nel suo ultimo romanzo "Madre Vendetta", pubblicato anch'esso come il precedente "Sirena senza coda" da Vallecchi. Dopo la storia di Gemma, ventenne cerebrolesa,imprigionata dalla nascita in un corpo imperfetto,storia di sofferenza e di speranza, di delusioni e di conquiste,eccone una ispirata dalla vita di tutti i giorni, da uno di quei drammi umani che fanno titolo nei giornali e nei telegiornali, ma ben presto scompaiono dalle prime pagine e si dimenticano. Un giornalista televisivo ( proprio come l'autore) indaga sull'omicidio di un ex detenuto, Manuel, colpito a morte appena uscito dal carcere dopo aver scontato tredici anni ( troppo pochi davvero) per aver strangolato Luce, la fidanzata diciannovenne. La madre e il fratello della ragazza,subito sospettati, si autoaccusano del tentato omicidio ,forse per scagiornarsi l'un l'altro. Il giornalista, con l'aiuto di un maresciallo dei carabinieri che diventa presto suo amico,cerca di approfondire il caso e si appassiona al dramma personale che ciascuno dei protagonisti sta vivendo. Finale imprevedibile e ultime pagine che inducono a molte riflessioni. Il libro si legge d'un fiato, scritto com'è con lo stile rapido, essenziale, dei grandi cronisti. Tra le figure, tutte ben tratteggiate, spiccano quella di Costanza, la madre dell'ex detenuto e soprattutto quella del maresciallo Braschi, carabiniere di una simpatia, di un rigore e di una umanità che fanno onore alla Benemerita. Impareggiabile la descrizione dei luoghi, con una magica Bertinoro dove, tra l'edicola di una Madonnina e l'osteria Benilde,sbocciano ed esplodono Amore e odio. In appendice una nota con la dedica del libro alle donne vittime della violenza, cadute il più delle volte per mano di chi diceva di amarle o di averle amate.Tante donne. Troppe. | | | | | | |
| | | | Il Giorno - Madre Vendetta - 11/03/2012 | Il "pericolo" donna o le donne in pericolo? |
| Convenzionalmente, l'8 marzo è l'agone limitante ove, da poco più di 100 anni, semel in anno si parla di donne e si da loro voce. Il vento starebbe cambiando e, pur se tra segnali contradditori, sembra emergere una nuova soggettualità femminile. Lo hanno dimostrato, dal 13 febbraio 2011 in poi, le aderenti al movimento "Se non ora quando", manifestando nelle piazze, dai media, per costruire, finalmente, insieme agli uomini un paese anche per donne. . . . | | | | | | |
|
presentazioni | libri
|