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| | | | | Ho finito di leggere il romanzo e devo dire che hai un'eccezionale capacità d'analisi del flusso di coscienza, in particolare quello femminile. Sono eccezionali anche le metafore e le considerazioni sull'attualità che se ne possono tirare fuori. | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Sherif Cognome: El Sabaie Redattore di aljazira.it Sito Web: clicca qui
...note:Collaboratore de "Il Manifesto" ed opinionista TV. Già ospite delle trasmissioni Otto e mezzo (La 7), Le invasioni barbariche (La 7), L’Incudine (Italia1), Controcorrente (SkyTg24), Tg2 Dossier (Rai2), Tg3 Punto Donna (Rai3), Narghilè (Rai Futura) e varie reti estere. Segue gli eventi politici, sociali, economici e culturali dell'area mediorientale con particolare attenzione ai temi dell'immigrazione e integrazione in Europa. Nel '08 viene invitato dal Dipartimento di Stato USA per un soggiorno negli Stati Uniti dove approfondisce il tema dell' imprenditorialità multietnica con particolare attenzione alla comunità islamica. Titolare del Corso di Cultura e Lingua Araba presso il Politecnico di Torino, dove ha curato le mostre "Islam e Cristianesimo ortodosso" ('04) e "Islam e Ebraismo" ('08). Ha pubblicato "Al Ka’bah", pref. di Michele Vallaro e "La Dimora della Felicità", Intro. di Franco Cardini. Di origini greco-egiziane, è nato al Cairo, dove ha studiato presso il Lycée Francais e l’Istituto Salesiano. Parla italiano, francese, inglese, greco e arabo. E’ presidente dell'Associazione Inturin Compra il libro: link acquista |
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| | | | | Ha scritto Mario Vargas Llosa che leggere aiuta a vivere e ad amare, aggiungendo che la letteratura è un’attività insostituibile per la costruzione dei cittadini, per la creazione di spiriti liberi. Sono parole che mi sono tornate in mente leggendo il romanzo di Giancarlo Trapanese. E’ una storia, la sua,che aiuta non solo a vivere e ad amare ma anche a comprendere . A comprendere, in profondità, temi complessi.Tutto comincia con una storia d’amore: un marito ed una moglie con una relazione alla deriva sentimentale nella quale protagonista assoluta è l’incomunicabilità.Trapanese è abilissimo nel farci penetrare nel mondo interiore dei due protagonisti, Elisabetta e Giulio.Ci fa leggere con precisa esattezza il non detto, il sottotesto, prendendoci per mano e accompagnandoci nella ricerca delle verità più sottili, più profonde, indicandoci la strada, entrando con straordinaria abilità psicologica nella testa e nel cuore della coppia che per ritrovarsi dovrà perdersi. Man mano che la storia procede, e si tratta di uno di quei romanzi che una volta cominciati non permettono di essere abbandonati, perché la trama è molto avvincente, numerose sono le riflessioni che il testo suggerisce. Prima fra tutte quella relativa all’importanza di dire le nostre verità nel momento giusto.Perché non è vero che c’è sempre tempo. Il tempo non è mai abbastanza, soprattutto quello per essere autentici. Un’altra considerazione: in questi tempi, dai ritmi veloci e dunque spesso disattenti, bisogna reimparare ad usare le parole senza dimenticare mai l’influsso che possono avere sull’altro. Le parole non sono mai leggere. Ricordiamoci di dar loro ogni volta il giusto peso e la giusta misura. Quando comunichiamo, sia per dare un’informazione, sia per esprimere un sentimento, noi modifichiamo, nel bene o nel male, la comprensione reciproca.Distruggiamo o salviamo la possibilità di amare. Ama e fa ciò che vuoi, dice S.Agostino. Ed in un passaggio fondamentale della storia Elisabetta afferma:“La mia vita non è misurata dai risultati che ottengo ma dalle intenzioni con cui vengono compiute le mie azioni, e anche se i miei sforzi di amare non producessero gli effetti voluti, io so che l’essenziale è che io ami, con tutte le mie forze, e con tutte le forze che ho cerchi di essere vera. Il resto è in Dio”. Pensieri che in qualche modo racchiudono l’essenza del romanzo e che ci portano dritti anche nell’altro territorio esplorato con lucidità e chiarezza in “Luna traversa”: quello della religione, o meglio quello delle religioni. In tempi come i nostri dove il confronto e la tolleranza sembrano quasi utopiche speranze, Trapanese delinea un percorso possibile, lastricato certo di difficoltà ( la strada verso la verità non è mai la più facile) ma in grado poi di aprirci il cuore alle ragioni più profonde dell'esistere. | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Maria Grazia Cognome: Capulli Inviata conduttrice tg2 Sito Web: clicca qui
Maria Grazia CapulliMaria Grazia Capulli è nata a Macerata il 15/08/1960 ed è iscritta all'Albo dei giornalisti professionisti dal 05/03/1992. Ha studiato all'Università di giornalismo di Camerino. Dal 1996 è nella redazione del Tg2 Rai come conduttrice e inviata.
Ha vinto due edizioni del campionato delle telegiornaliste. Compra il libro: link acquista |
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| | | | | Rispettare la forza virginale della realtà, senza volerla forzare e torcere per darne un giudizio o per succhiarne la cruda natura. Questo è un tratto proprio dei marchigiani, secondo Volponi, che ritrovo in Se son fiori…, il libro di racconti di Giancarlo Trapanese. E’ sintomatica la storia dell’uomo che aiuta la ex moglie, che lo ha malamente tradito, perché ne riscopre, in modo disinteressato, lo charme creaturale. O quella del ragazzo che affronta l’esame di maturità nella gioia segreta di amare una compagna.Questa attitudine la chiamerei la scelta del candore, perché atto consapevole di sincerità in un uomo che ha ricca esperienza delle cronache di vita. Candore come conquista morale, nel senso che, per continuare ad amare, bisogna non possedere, non giudicare, non risolvere. Ma candore anche come scelta narrativa, per la sensazione piacevole che l’autore scopra egli stesso la vicenda nel mentre la racconta.Cosa accade invece quando si vuole andare a fondo delle ambizioni, consumare l’atto, penetrare con forza la vita altrui? Il pescatore di Filicudi, che rompe la bolla di un amore poetico, attratto da una ricca milanese che lo eccita, si ritrova beffato, in ascolto per sempre della chiamata surreale della sua donna. Oppure, in La menzogna della rassegnazione, è il puro odio di coppia a scatenarsi, perché si vuole sapere tutto, si vuole giudicare tutto.Sono tranelli nei quali l’autore non può cadere. L’attrattiva di questi racconti, che non pretendono, nella stessa logica della soglia, di addentrarsi in una visione letteraria, ma riescono a trasmettere vive emozioni con uno stile fresco, sta nella clemenza dell’età matura combinata con la sensibilità dell’adolescente. Esercitata specialmente verso le donne, che diventano giustamente la ragione principale di vita, di errore e di scoperta. Candore non vuol dire ingenuità: l’autore sa che il desiderio erotico e l’immaginazione affettiva sono sempre miscelati, che la violenza è il rovescio oscillante dell’amore, che proprio nel nido domestico si accendono rischi perturbanti. Ma non se ne spaventa: con la sua fiducia nella natura e il suo sorriso nel dolore, Trapanese rilancia la voglia di vivere ancora per un giorno | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Enrico Cognome: Capodaglio Scrittore e Critico letterario
...note:Nato a Recanati nel 1954 ha scritto un libro sulla ragione poetante in Nietzsche (Corbo, 1983) ed è autore di studi su Platone, Leopardi, Melville, T. Mann, Jankélévitch, T. Bernhard, intessendo ricerca letteraria e filosofica. Nel 1998 è uscito Diciannove novelle sulla bellezza (Transeuropa), nel 2001 il romanzo Galleria del vento (Istmi), nel 2003 Il volto chiaro-Storie critiche del ‘900 italiano (Marsilio Editore) Compra il libro: link acquista |
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| | | | | (ANSA) - ANCONA, 26 MAR - Come accade che il vicecaporedattore di un Tg Rai, specializzato in politica e sport, diventi a 50 anni scrittore di racconti, e racconti d'amore? E' lui stesso - Giancarlo Trapanese, autore al debuttocon il libro ''Se son fiori ... racconti e percorsi d' amore'' -a dircelo, dicendoci quel che non si puo' dire, e cioe' che ''l'ispirazione si spiega lasciando spazio alle parole scritte piuttosto che a quelle dette''. Ed effettivamente, scorrendo il lavoro dell' autore anconetano - 12 racconti, piu' o meno lunghi, pubblicati in unvolume di 280 pagine dal Gruppo Alceo Moretti - le ragioni dellasua ''vacanza'' dal giornalismo traspaiono piuttostochiaramente, prima fra tutte quella che Trapanese e' forse l'ultimo romantico, capace di rendere in una prosa agevole e comunicativa cio' che Antonio Caprarica, in quarta di copertina, osserva a proposito di uomini e donne, ossia che ''restano una magmatica combinazione dei Quattro Elementi primari del creato,irresistibilmente fusi dal Quinto, e sublime: la Passione''. Nel libro vi sono brevi commenti anche di altri giornalisti Rai, Tito Stagno e Vincenzo Mollica, ma in una presentazione fatta nella sua citta', Ancona, sono stati i critici, gli psicologi, i sociologi ad analizzare il testo. C' e' stato chi ha interpretato i racconti come ''repentine illuminazioni'' o''entrate nella luce'', come di attori che dallo sfondo oscuro della scena fanno il passo che li porta nel cono illuminato dai riflettori; altri hanno ravvisato nel racconto piu' citato''Maria Marea'', ambientato nell' isola di Filicudi, un ''compendio'' della storia sociale d' Italia. Ma, tra tutti, e'forse il racconto conclusivo (''Il sogno del primo bacio'') che meglio degli altri fa trasparire la personalita' dell' autore:un ''breve'', che narra come un' anziana riveda nell'immaginazione e riviva, seduta su una panchina nella serenita'del giardino dell' ospizio in cui risiede, l' imbarazzo e il batticuore provati al momento del primo bacio con il marito, ormai mancato da tempo, ma nella visione giovane e attraente come lei e, cosi' ricordando, muoia, con il volto disteso in unsorriso. E' per questo racconto che Trapanese puo', a ragione, definirsi come l' ultimo romantico; o, forse, ancora di piu', per una dedica apposta su un libro donato a un altro giornalista ''tra colleghi e' difficile parlare di cuore ... io ci provo, perche' so che tu puoi 'sentire' e capire'' | |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Giuseppe Cognome: Possedoni Giornalista
...note:(prefatore e curatore del Convegno di Ancona), il Centro studi Oriente Occidente, Sandro Magister, giornalista, vaticanista di Repubblica, Agostino Marchetto, arcivescovo segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli itineranti, storico e canonista, Matteo D’Amico, docente di Storia e Filosofia, Enrico Maria Radaelli, saggista, scrittore, direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Estetica dell’Associazione Internazionale Sensus Communis, Dario Sacchi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Antonio Livi, Pontificia Università Lateranense, Pietro Cantoni, Studio Teologico Interdiocesano “Mons. Enrico Bartolett”, Camaiore (Lucca), ROMANO AMERIO, massimo filosofo svizzero studioso della dottrina cattolica del secolo XX Compra il libro: link acquista |
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