lista recensioni
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| | | | | | L'autore affronta il tema della percezione dell'equita' della giustizia, della certezza della pena, del difficile equilibrio tra un delitto irreparabile e la sua punizione. Un giovane e' investito nella notte da un'auto pirata nei pressi di Bertinoro. Sembrerebbe uno dei tanti casi di cronaca, ma la vittima e' un ex detenuto, appena uscito dal carcere dopo aver scontato tredici anni per aver strangolato la fidanzata diciannovenne. Giorgio Catanese, giornalista televisivo, segue le indagini che portano a sospettare della madre e del fratello della giovane uccisa, esasperati da quella che ritengono una pena troppo lieve e dal fatto che l'omicida, uscito dal carcere, sia tornato a vivere nella casa proprio di fronte alla loro. Madre e figlio si autoaccusano dell'investimento dell'ex detenuto, nel tentativo di scagionarsi l'un l'altro. Catanese approfondisce la vicenda, cercando di penetrare la parte di dramma che ciascuno, a suo modo, sta vivendo. Il romanzo, che prende la mosse da uno dei tanti fatti di cronaca realmente accaduti, si svolge su due piani narrativi: il presente e i flash back sul passato, a rivivere quell'amore intenso e inquieto di due giovani come tanti, sfociato in un dramma atroce, sullo sfondo di paesaggi e personaggi di uno straordinario paese romagnolo | Link recensione: Visita il link |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Adnkronos Cognome: IGN Sito web Sito Web: clicca qui
IGN AdnkronosAdnkronos è una agenzia di notizie italiana con sede a Roma. L'agenzia giornalistica è nata dalla fusione nel 1963 della Kronos (nata nel 1951) e dell'Adn (Agenzia Di Notizie, nata nel 1959). Nel 1982 si è aggiunta l'attività editoriale con l'Adnkronos Libri. Compra il libro: link acquista |
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| | | | | | Convenzionalmente, l'8 marzo è l'agone limitante ove, da poco più di 100 anni, semel in anno si parla di donne e si da loro voce. Il vento starebbe cambiando e, pur se tra segnali contradditori, sembra emergere una nuova soggettualità femminile. Lo hanno dimostrato, dal 13 febbraio 2011 in poi, le aderenti al movimento "Se non ora quando", manifestando nelle piazze, dai media, per costruire, finalmente, insieme agli uomini un paese anche per donne. . . . | Link recensione: Visita il link |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Maria Rita Cognome: Parsi Psicologa, psicoterapeuta, editorialista, scrittrice Sito Web: clicca qui
Maria Rita ParsiDocente presso le Università di Roma e Catanzaro.
Ha fondato e dirige la SIPA Scuola Italiana di Psicoanimazione.
E’ Presidente della Fondazione “Movimento Bambino” e consulente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia.
Si occupa della Tutela giuridica e sociale dei bambini, della diffusione della Cultura per l’Infanzia e della Adolescenza e della formazione dei Formatori.
Collabora con importanti quotidiani nazionali, riviste settimanali e mensili a grande diffusione per le quali, tiene, da anni, rubriche di psicologia.
E’ membro titolare Del Comitato di applicazione Del codice di autoregolamentazione TV e Minori Del Ministero della Comunicazione. Compra il libro: link acquista |
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| | | | | | L'equità della giustizia, la certezza della pena, la punizione spesso inadeguata alla gravità del reato. Problemi sempre attuali, purtroppo. Giancarlo Trapanese li affronta con decisione nel suo ultimo romanzo "Madre Vendetta", pubblicato anch'esso come il precedente "Sirena senza coda" da Vallecchi. Dopo la storia di Gemma, ventenne cerebrolesa,imprigionata dalla nascita in un corpo imperfetto,storia di sofferenza e di speranza, di delusioni e di conquiste,eccone una ispirata dalla vita di tutti i giorni, da uno di quei drammi umani che fanno titolo nei giornali e nei telegiornali, ma ben presto scompaiono dalle prime pagine e si dimenticano. Un giornalista televisivo ( proprio come l'autore) indaga sull'omicidio di un ex detenuto, Manuel, colpito a morte appena uscito dal carcere dopo aver scontato tredici anni ( troppo pochi davvero) per aver strangolato Luce, la fidanzata diciannovenne. La madre e il fratello della ragazza,subito sospettati, si autoaccusano del tentato omicidio ,forse per scagiornarsi l'un l'altro. Il giornalista, con l'aiuto di un maresciallo dei carabinieri che diventa presto suo amico,cerca di approfondire il caso e si appassiona al dramma personale che ciascuno dei protagonisti sta vivendo. Finale imprevedibile e ultime pagine che inducono a molte riflessioni. Il libro si legge d'un fiato, scritto com'è con lo stile rapido, essenziale, dei grandi cronisti. Tra le figure, tutte ben tratteggiate, spiccano quella di Costanza, la madre dell'ex detenuto e soprattutto quella del maresciallo Braschi, carabiniere di una simpatia, di un rigore e di una umanità che fanno onore alla Benemerita. Impareggiabile la descrizione dei luoghi, con una magica Bertinoro dove, tra l'edicola di una Madonnina e l'osteria Benilde,sbocciano ed esplodono Amore e odio. In appendice una nota con la dedica del libro alle donne vittime della violenza, cadute il più delle volte per mano di chi diceva di amarle o di averle amate.Tante donne. Troppe. | Link recensione: Visita il link |
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Torna al menù recensioni | Info critico Nome: Edda Cognome: Lavezzi Stagno Giornalista
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